Il giallo che appassisce: il Cromato di Piombo dei Girasoli di Van Gogh

🌻 Un'opera d'arte non dovrebbe durare per sempre? Scopriamo insieme le cause che hanno portato i girasoli di Van Gogh ad appassire

Il giallo che appassisce: il Cromato di Piombo dei Girasoli di Van Gogh
Girasoli, 1889, Vincent van Gogh, Van Gogh Museum, Amsterdam [credits: https://aulascienze.scuola.zanichelli.it]

Vincent Van Gogh era ossessionato dal giallo, tanto da adoperarlo nella maggior parte dei suoi quadri. Quello stesso giallo fatto di cromato di piombo, sta imbrunendo. Un'opera d'arte non dovrebbe durare per sempre? Scopriamo insieme le cause che hanno portato i girasoli dell'artista ad appassire.

Figura 1 - Girasoli, 1889, Vincent van Gogh, Van Gogh Museum, Amsterdam [credits: https://aulascienze.scuola.zanichelli.it]

Il senso di percezione comune porta a considerare le opere d’arte oggetti destinati all’eternità. Al contrario, esse sono destinate al degrado e alla decomposizione.
L’evoluzione dell’arte è sempre andata di pari passo con la tecnologia e lo sviluppo dei materiali. Il mondo dell’arte ha sempre trovato il modo di prendere in prestito dalla tecnologia gli strumenti che potessero servirle ad esprimersi al meglio. Difatti, molte produzioni artistiche non avrebbero mai potuto vedere la luce senza la scoperta o la sintesi di materiali innovativi rispetto al contesto storico.

Come materiali s’intendono anche i pigmenti che colorano la pellicola pittorica. È bene considerare che la tavolozza dell’artista non possiede da sempre tutti i colori; in antichità molti pigmenti seppur esistenti davano problemi di resa, rivelandosi poco resistenti o inutilizzabili. Il colore rappresenta una parte fondamentale per l’espressività dell’artista ed è il tratto principale che il suo spettatore ricorda.

Uno degli artisti per cui il colore costituisce un elemento fondamentale e caratteristico dell’espressività è Vincent Van Gogh. Il solo pensiero dei suoi quadri rimanda alla mente colori brillanti e materici, disposti sulla tela in maniera plastica. Il colore che caratterizza gran parte delle opere dell’artista è il giallo. Van Gogh sembrava fosse ossessionato da questo colore arrivando perfino ad ingerirlo. Non potremmo mai immaginare le opere dell’artista senza questo particolare pigmento.

Qual è la natura del giallo usato da Van Gogh?

Figura 2 - Cromo su cuoio tratto dal catalogo dei coloranti dell'ACNA, azienda chimica italiana di coloranti che ha operato dal 1929 al 1999 [Foto a cura dell'autrice]

Giallo cromo: Origini

Il cromato di piombo, PbCrO4, conosciuto come giallo cromo è stato estratto la prima volta dalla crocoite nel 1797 da Louis Nicolas Vauquelin, il chimico a cui si deve la scoperta del cromo, del berillio e l'isolamento dell'urea.  Il suo successo in ambito artistico è dato dalla sua produzione in scala industriale. Esso si sintetizza miscelando una soluzione di nitrato di piombo con una di cromato di potassio; PbCrO4 viene recuperato per filtrazione.

Dalle analisi stratigrafiche delle opere di Van Gogh è stato scoperto che il giallo che colora le tele dell’artista sia un insieme di PbCrO4 monoclino, PbCr1-xSxO4 monoclino e una miscela di PbCr1-xSxO4 monoclino e ortorombico nel caso dell’opera “Ritratto di Gauguin” di Van Gogh. La distinzione dei vari tipi di giallo è stato possibile grazie all’utilizzo combinato di tecniche analitiche come XRD, FTIR e spettroscopia di Raman adoperate in uno studio condotto sui “Girasoli” e sull’ossidazione dei gialli di cromo, ad opera della dott.ssa Letizia Monico, vincitrice del premio Levi 2020 per la stessa ricerca.

Figura 3 - Analisi stratigrafiche dei Girasoli [immagine tratta da Angew. Chem. Int. Ed. 2015, 54, 1 – 6]

Perchè i “Girasoli” scuriscono?

Sono cinque le versioni esposte nel mondo dei Girasoli di Van Gogh (o più correttamente del “Vaso con quindici girasoli”). Non è necessario l’occhio di un attento osservatore per notare che ognuna delle cinque opere ha una differente tonalità di giallo. La motivazione non è da ricercarsi nel gusto dell’artista ma nella decomposizione dell’opera, in particolare del giallo cromo. Nel corso del tempo questo pigmento imbrunisce, dando una tonalità più cupa a quello che era il suo originario giallo sgargiante che tanto aveva ammaliato l’artista.


Di recente sono stati condotti degli studi sui Girasoli conservati nel Van Gogh Museum di Amsterdam dove questo imbrunimento del giallo è molto evidente.
La causa principale della tendenza a scurire del giallo cromo (PbCr1-xSxO4 con 0<x<0.8) è la fotoriduzione dello ione cromato (CrO42- con CrVI) a CrIII. La presenza di zolfo nel solfato (x>0.4) catalizza la reazione poiché in punti dell’opera in cui è presente esclusivamente PbCrO4questo fenomeno è minore, avendo il pigmento una maggiore resistenza alla luce.

Figura 4 - Studi qualitativi sui Girasoli [Immagine tratta da Angew. Chem. Int. Ed. 2015, 54, 1 – 6]

Altro fattore che ha sicuramento contribuito alla variazione cromatica è l’umidità che ha permesso la formazione di ossido di cromo idrato, Cr2O3۰2H2O. Nei Girasoli conservati a Londra nella National Gallery non si nota lo stesso imbrunimento, probabilmente per le differenti condizioni climatiche o per un diverso rifornimento di giallo cromo acquistato dall’artista.

Con la mappatura dell’opera è stato possibile identificare le zone della tela ad alta probabilità e rischio di cambiamento cromatico per la riduzione del cromo grazie ad un monitoraggio nel tempo.

Conclusioni

Preservare il colore di un’opera d’arte vuol dire conservare parte della sua essenza e del messaggio dell’artista. Come appena visto per i Girasoli, il cui imbrunimento è dovuto principalmente alla riduzione del cromo (CrVI→CrIII) per un’alta fotosensibilità del cromato di piombo, le opere d’arte sono soggette a evoluzioni continue. Per questo, la diagnostica risulta essere un’ottima alleata per la conservazione delle stesse, oltre a fornire delle informazioni sulla genesi dell’opera e sul pensiero dell’artista.

“Non posso cambiare il fatto che i miei quadri non vendono. Ma verrà il giorno in cui la gente riconoscerà che valgono più del valore dei colori usati nel quadro.”
- Vincent Van Gogh.

                                                                                                             Andreana Balsamo

Bibliografia e sitografia

  • Monico L., Janssens K. e Vanmeert F., Van der Snickt G; Cotte M; Falkenberg G; Brunetti BG; Miliani C, Evidence for Degradation of the Chrome Yellows in Van Gogh's Sunflowers: A Study Using Noninvasive In Situ Methods and Synchrotron-Radiation-Based X-ray Techniques., in Angew. Chem. Int. Ed. 2015, 54, 1 – 6;
  • Monico L., Koen Janssens K., Miliani C., Brunetto GB, Vagnini M, Degradation Process of Lead Chromate in Paintings by Vincent van Gogh Studied by Means of Spectromicroscopic Methods. 3. Synthesis, Characterization, and Detection of Different Crystal Forms of the Chrome Yellow Pigment, in Anal. Chem. 2013, 85, 851−859;
  • https://it.wikipedia.org/wiki/Louis_Nicolas_Vauquelin (consultato il 22/11/2022).

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