Ma quante cose possono fare i lieviti?

Conosci le potenzialità di un lievito? Leggi questo articolo! Scoprirai come il mondo microbico può stupirci e come può aiutarci in molteplici occasioni.

Sicuramente, ogni qual volta sentiamo in cucina la parola “lievito”, la nostra mente la associa alla fragranza del pane o alla squisitezza della pizza. Questo, a ragion veduta, è dato dal fatto che tutti noi siamo a conoscenza che, per ottenere pane e pizza, occorre procurarsi del lievito, unirlo a farina e acqua nelle dosi opportune. Ma se vi dicessi che i lieviti sono in grado di svolgere anche altre funzioni?

Prima di vedere di cosa sono capaci, chiariamo cosa sono: i lieviti sono dei veri e propri funghi composti da 1 sola cellula che, se a disposizione di zuccheri, produrrà alcol e anidride carbonica (è questo prodotto che permette all’impasto di gonfiarsi in lievitazione).

Utilizzi e potenzialità

I lieviti sono utilizzati a scopi di ricerca per cercare di risolvere delle problematiche di vario tipo o per ottenere composti di interesse clinico o alimentare. Infatti, sono usati per la produzione di:

• composti farmaceutici, come alcune proteine in grado di avere effetti benefici nel trattamento di ulcere diabetiche, trombocitopenia e altre patologie;
• biocarburante;
• integratori di vario tipo, anche in veste di probiotici (Saccharomyces cerevisiae var. boulardii);
• biocontrollo dei patogeni delle piante agrarie, al fine di ridurre i fitofarmaci impattanti e promuovere un uso sempre più sostenibile e consapevole dei trattamenti in agricoltura;
• bioremediation, è una branca delle biotecnologie che utilizza microrganismi viventi, come i lieviti, per rimuovere contaminanti, inquinanti e tossine dal suolo, dall'acqua e da altri ambienti. Il biorisanamento può essere utilizzato per ripulire le acque sotterranee inquinate o problemi ambientali come le fuoriuscite di petrolio;
• negli acquari per fornire CO₂ alle piante.

Insomma, questi funghi sono capaci di aiutarci in molte tematiche. Questa versatilità è data dal fatto che il loro DNA, in particolare quello di S. cerevisiae (figura 1) e del genere Candida spp., è stato studiato a fondo e si è in grado di manipolare con una certa fermezza, le sue caratteristiche per direzionarle verso le reazioni volute.

                                                                                                            MICROCOMICS

🔍 Per approfondire l'argomento, leggi anche: Saccharomyces cerevisiae: un microrganismo davvero speciale

Fonti

• Yeast Genomics and Its Applications in Biotechnological Processes: What Is Our Present and Near Future?;
• Probiotic and Potentially Probiotic Yeasts—Characteristics and Food Application.