La pizia: oracoli dal profumo di etilene e al gusto di oleandro

🧙🏻‍♀️ la pizia è la sacerdotessa che recitava i responsi di Apollo a coloro che avevano interrogato l’oracolo, entrando in scena masticando delle foglie di alloro. E se ti dicessimo che più che ad Apollo le sue profezie si devono all'etilene e alle foglie di oleandro?

La pizia: oracoli dal profumo di etilene e al gusto di oleandro
Immagine a cura dell'autrice

Una delle figure più affascinanti dell’antica Grecia è la pizia, la sacerdotessa che recitava i responsi di Apollo a coloro che avevano interrogato l’oracolo. Forte era la credenza del potere profetico dell’oracolo di Delfi situato nei pressi del noto tempio. La pizia entrava in scena masticando delle foglie di alloro, sedendosi poi sul treppiede situato nei pressi di una fessura nella roccia all’interno del tempio di Apollo. Dalla fenditura si levavano dei vapori che la Pizia ispirava prima di pronunciare delle profezie, spesso fatte di parole sconnesse, che venivano annotate ed interpretate dai profeti.  Secondo antiche testimonianze, la sacerdotessa entrava in uno stato di estesi, caratterizzato da convulsioni prima di pronunciarsi. E se ti dicessi che più che ad Apollo le sue profezie si devono all'etilene e alle foglie di oleandro? Continua a leggere per saperne di più!

Figura 1. Pizia durante il rito. [Crediti immagine: https://barbarapicci.files.wordpress.com]

Etilene: un anestetico inebriante

Una delle tesi sulla causa delle profezie della pizia è da ritrovarsi nell’intossicazione da gas di origine geologica: l’etilene. L’etilene è un idrocarburo aromatico insaturo. Si trova in forma gassosa, è incolore e caratterizzato da un odore e un sapore gradevoli, facilmente liquefacibile. Esso è la più semplice delle olefine ovvero la categoria che comprende alcheni lineari, cicloalcheni e polieni. A livello industriale, l’etilene si trova in basse concentrazioni nel gas di distillazione del carbone mentre viene sviluppato in grandi quantità nei processi coinvolti nelle operazioni di cracking e in quelle di raffineria come reforming, alchilazione e polimerizzazione.

Figura 2. Etilene. [Crediti immagine: https://www.alamy.com]

Note sono le proprietà anestetiche dell’etilene alle concentrazioni di 70-80%; il suo utilizzo come anestetico è stato sospeso per ragioni di sicurezza a causa del pericolo di esplosione ad alte concentrazioni. Gli effetti che le sessioni divinatorie sortivano sulla pizia sono gli stessi della prima fase di anestesia con etilene, chiamata “fase di eccitazione o di amnesia”.

Viene descritto anche un evento di delirio in cui la pizia sembra essere in preda ad una frenesia; questo si inserisce nella descrizione degli effetti di intossicazione da etilene. I primi esperimenti umani sull’intossicazione da etilene diretti da Lockhardt su un campione di dodici soggetti. L’esperienza di dieci dei soggetti viene descritta come molto piacevole mentre quella sperimentata dagli altri due viene descritta come un’eccitazione alternata da fasi di combattività e di confusione.

Figura 3. Tabella dove sono messi a confronto i sintomi della Pizia durante una delle sue sessioni con i sintomi da intossicazione di etilene con ossido nitroso. [Immagine tratta da: Spiller HA, Hale JR, De Boer JZ. The Delphic oracle: a multidisciplinary defense of the gaseous vent theory. J Toxicol Clin Toxicol. 2002;40(2):189-96. doi: 10.1081/clt-120004410. PMID: 12126193.]

Prove geologiche dell’intossicazione della Pizia

La pizia recitava i suoi responsi nel santuario di Delfi, che sorgeva in un territorio frequentemente soggetto ad azioni sismiche, narrate nella storiografia greca. Inoltre, si documenta anche la presenza di gas idrocarburi nelle acque sorgive e nei depositi di travertino: i frequenti sismi spostavano i flussi d’acqua con i gas disciolti. Sotto alla posizione dell’oracolo si trova una formazione calcarea che contiene strati ricchi di bitume che vaporizzava in seguito all’attrito sviluppato lungo la faglia, generando così gas idrocarburici che fuoriuscivano andando verso l’alto, in direzione della pizia. Tutto ciò avveniva nelle stagioni calde, quelle in cui l’attività di oracolo della pizia era fiorente; mentre nei mesi invernali non si verificavano e le sessioni dell’oracolo non si tenevano. La motivazione veniva attribuita alla migrazione del dio Apollo verso il nord.

Figura 4. Mappa del luogo in cui era situato il tempio di Delfi. [Immagine tratta da: Spiller HA, Hale JR, De Boer JZ. The Delphic oracle: a multidisciplinary defense of the gaseous vent theory. J Toxicol Clin Toxicol. 2002;40(2):189-96. doi: 10.1081/clt-120004410. PMID: 12126193.]

Probabilmente in inverno le emissioni erano basse perché l’acqua congelava, mentre con l’aumento delle temperature il gas incorporato veniva rilasciato. L’analisi chimica delle acque sotterranee della zona mediante gas-cromatografia ha individuato l’identità dei gas intrappolati: metano, etano ed etilene. E’, inoltre, emerso che l’etilene si trova in concentrazione maggiore.

Il ruolo del finto alloro: l’oleandro

Il rituale di divinazione della pizia comprendeva anche masticare dell’alloro, il Laurus nobilis appartenente alla famiglia botanica delle Lauraceae. Per molto tempo l’alloro è stato ritenuto responsabile degli stadi di alterazione della pizia ma questa notizia è in sé imprecisa. Ai tempi dell’antica Grecia l’alloro era, ancora più di oggi, l’ingrediente di molti piatti; nonostante ciò, non sono riportati casi che esprimevano gli stessi sintomi della pizia nelle sue divinazioni dopo l’ingestione.

Figura 5. Alloro, Laurus nobilis. [Crediti immagine: https://www.erbecedario.it/it/alloro]

Il termine “alloro” in antichità era generico e racchiudeva in sé diverse piante. Fra le varie ipotesi sull’identità della pianta usata dalla pizia, la più recente che ha riscosso più successo è stata quella che ha dichiarato l’oleandro (Nerium oleander) come pianta divinatoria.

Figura 6. Oleandro, Nerium oleander. [Crediti immagine: https://www.giardinaggio.it]

Le proprietà tossicologiche dell’oleandro sono simili a quelle esperite nei riti divinatori della pizia.
L’oleandro è una pianta velenosa in tutte le sue parti. Le sue tossine sono i glicosidi cardiaci, in particolare l’oleandrina.

Figura 7. Oleandrina. [Crediti immagine: https://pubchem.ncbi.nlm.nih.gov]

Esse inibiscono la pompa sodio-potassio e sono situate in tutta la pianta con maggiori concentrazioni nelle foglie. La tossicità dipende da diversi fattori come la quantità assunta, la concentrazione di tossine della parte ingerita, l’età e la salute al momento dell’ingestione.
I sintomi della pizia descritti durante le sue divinazioni sono simili a degli attacchi di epilessia proprio come quelli da intossicazione da oleandro. Proprio per l’intensità degli effetti di ogni divinazione, ogni pizia poteva eseguire i suoi rituali una volta al mese circa e, per queste ragioni, ogni mese si alternavano due o tre sacerdotesse secondo Plutarco.

Conclusioni

Il mito della sacerdotessa di Apollo, la pizia, che per secoli ha appassionato le persone di tutto il mondo sembra essere stato svelato. Gli stati di alterazione simili a degli attacchi epilettici erano causati da inalazioni dell’etilene dalla fessura posizionata sotto il suo triclinio e, probabilmente, anche dalle foglie del “falso” alloro che masticava prima del rito: l’oleandro.

Figura 8. Sibilla delfica di Michelangelo Buonarroti. [Crediti immagine: https://it.wikipedia.org]
"Era più vecchia di Orfeo. Più di una storia viene narrata sulla sua origine e anche sugli oracoli che le sono attribuiti: che proveniva dalla Frigia, che si chiamava Artemide, che visitò Delfi..."  
Eraclide Pontico, descrizione della Sibilla (o Pizia) di Delfi

Andreana Balsamo

Bibliografia e Sitografia

  • Spiller HA, Hale JR, De Boer JZ. The Delphic oracle: a multidisciplinary defense of the gaseous vent theory. J Toxicol Clin Toxicol. 2002;40(2):189-96. doi: 10.1081/clt-120004410. PMID: 12126193.
  • Harissis HV. A bittersweet story: the true nature of the laurel of the Oracle of Delphi. Perspect Biol Med. 2014 Summer;57(3):351-60. doi: 10.1353/pbm.2014.0032. PMID: 25959349.
  • https://www.treccani.it/enciclopedia/pizia_ (consultato entro il 01/10/2023).
  • https://www.treccani.it/enciclopedia/etilene/ (consultato entro il 01/10/2023).

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