FAQ sull’aborto – tutto quello che devi sapere

🩺 L’aborto è uno dei temi più dibattuti in questo secolo, c'è chi sostiene che esso sia un diritto fondamentale della donna e chi sostiene che il feto già al momento del concepimento si possa considerare come un individuo vitale. 💡Scopriamone insieme tutti gli aspetti!

FAQ sull’aborto – tutto quello che devi sapere
Immagine di copertina [credits: open.online.com]

L’aborto è uno dei temi più dibattuti in questo secolo, c'è chi sostiene che esso sia un diritto fondamentale della donna e chi sostiene che il feto già al momento del concepimento si possa considerare come un individuo vitale. Questo articolo non ha l’intenzione di prendere una posizione netta riguardo al tema, ma ha lo scopo di informare tutte le persone che, per vari motivi, hanno la necessità di comprendere meglio l’argomento da un punto di vista scientifico.

Esistono diverse procedure per attuare l'aborto, che consistono in quello farmacologico e in quello chirurgico.

In cosa consiste l’aborto farmacologico?

Esso è una procedura medica che consiste nell'assunzione di mifepristone (meglio conosciuto col nome di RU486) e una prostaglandina, a distanza di 48 ore l'uno dall'altro.
Il primo interagisce con i recettori del progesterone, necessari per il mantenimento della gravidanza, causando la cessazione della vitalità dell'embrione; il secondo farmaco ne determina l’espulsione.

Come è possibile richiederlo?

In Italia è possibile eseguire l’aborto farmacologico sotto diretta richiesta della persona interessata se vengono rispettate due condizioni:

1.    La gravidanza deve perdurare da meno di 9 settimane;

2.    L’assunzione deve avvenire presso delle strutture pubbliche autorizzate come ad esempio consultori.

La visita presso la struttura autorizzata consiste in un primo colloquio in cui si analizzano le motivazioni che hanno spinto la diretta interessata nel prendere questa decisione, poi successivamente essa verrà sottoposta ad una visita ginecologica e verrà informata sul processo che verrà svolto. Dopo aver redatto un foglio che riassume le volontà della paziente, deve trascorrere una settimana prima dell’esecuzione della procedura. Una volta trascorsa, alla paziente viene somministrato prima il mifepristone, dopo 3 giorni alla donna viene somministrato il secondo farmaco.

Ovviamente la privacy della donna deve essere mantenuta per legge; infatti, tutti gli operatori con cui la donna ha avuto contatti sono tenuti a mantenere il segreto professionale.

Se sono minorenne?

Nel caso di paziente minorenne, l’aborto può essere eseguito solo previa autorizzazione del tutore legale, in caso questo non sia presente per svariate ragione è possibile ricorrere al giudice tutelare.

Abortire è gratuito? Quanto costa?

Eseguire un’interruzione di gravidanza tramite aborto farmacologico è ad oggi gratuito per tutte le pazienti che possiedono una tessera sanitaria.

In cosa consiste l’aborto chirurgico?

L’aborto chirurgico costituisce un’alternativa a quello farmacologico, si esegue in un day hospital senza pernottamento e viene eseguito sotto anestesia, sia locale che generale a seconda delle preferenze del paziente. Una volta terminata l’operazione è anche possibile farsi inserire gratuitamente la spirale in modo da poterla usare come metodo contraccettivo.

L’aborto chirurgico è doloroso?

Dopo l’intervento, al risveglio, è possibile avvertire dolore di qualche intensità, dovuto alle contrazioni uterine, e sintomi collegati all’assunzione degli anestetici quali nausea e vomito.

Entro quanto tempo posso abortire?

Secondo il Ministero della Salute e secondo la Legge 194/78, la donna può abortire per motivi di salute, economici, sociali e familiari, purché sia entro i 90 giorni di gestazione.

Se supero i 90 giorni?

In quel caso l’interruzione di gravidanza può essere praticata quando essa o il momento del parto rappresentano un pericolo di vita per la donna. Questo deve essere però accertato da un medico competente.

Io voglio abortire ma il padre no… posso procedere lo stesso?

Si, sempre secondo la legge 194/78 la donna può decidere se coinvolgere il padre o meno nel processo decisionale.

Che cosa è il raschiamento?

Il raschiamento è una tecnica che consiste nella rimozione di materiale dall’utero, che in questo caso consiste nel materiale abortivo, qualora non venisse utilizzata la prostaglandina per l’espulsione.

Viene praticato sotto anestesia generale e in day hospital.

Il raschiamento è doloroso?

Essendo una tecnica abbastanza invasiva, il raschiamento è doloroso, per questo motivo viene eseguito durante un’anestesia generale. Anche successivamente al risveglio possono comunque persistere dei fastidi ed è altamente sconsigliata l’attività sessuale nelle settimane successive.

Il medico può rifiutarsi di farmi abortire?

Si, il medico è libero di non eseguire l’aborto, tuttavia è costretto a fornire le cure successivamente all’intervento.

                                                                                                         Greta Maria Montinaro

Fonti

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